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Per Aspera Ad Veritatem n.20
IN QUESTO NUMERO


È certamente motivo di soddisfazione presentare ai Lettori questo volume, il ventesimo di Per Aspera ad Veritatem, giunta al settimo anno di pubblicazione. Non spetta certamente alla Redazione valutare la riuscita dell'impresa, del resto work in progress. Tuttavia, non ci dispiace fare in questa occasione il punto - muovendo dal forum di apertura dedicato al tema della comunicazione istituzionale - sull' identità di questo progetto.
Di capacità di innovazione, modernità e coraggio va dato atto, senza alcuna concessione all'autoreferenzialità, al Prefetto Gaetano MARINO e al Prefetto Carlo MOSCA che appunto sette anni fa, era il 1995, intuirono che un programma di costruzione dell'immagine dell'intelligence per la sicurezza nazionale, attraversata in anni precedenti da vicende difficili, poteva passare anche per la cultura, conducendo la dignità e la delicatezza della funzione all'interno dei contenuti, di grande rilevanza, che sono parte stessa di un lavoro al medesimo tempo difficile e affascinante.
Se la sensibilità intorno ai temi dell'intelligence si è via via manifestata più intensa e qualificata, se molti dei pregiudizi sembrano rimossi, un ruolo crediamo vada riconosciuto anche al significato di questo percorso di comunicazione istituzionale, che continua a raccogliere feedback molto incoraggianti.
È evidente che molta strada resta da fare, anche all'interno delle strutture d'intelligence, dov'è necessario che cultura professionale e percorsi formativi di ampio respiro si coniughino in modo efficace. Su questa strada, nel presentare il ventesimo volume, consideriamo un bel traguardo il fatto che la Rivista sia in stato di salute, e conforti così il lavoro di coloro che ad essa si sono dedicati e in essa hanno creduto, e intendono ovviamente fare di più e meglio nel futuro.
Comunicazione istituzionale, anche nel cyberspazio (dal dicembre 1999, con la direzione del Prefetto STELO, Per Aspera ad Veritatem è anche on line al sito www.sisde.it), che costituisce proprio uno dei temi portanti di questo numero, cui è dedicato, lo ricordavamo in apertura, l'interessantissimo forum ovviamente mirato alle ricadute di questo orizzonte "nuovo" nel campo dell'intelligence per la sicurezza nazionale. Interventi assai efficaci quelli di MOSCA, CALIGIURI, DI NUNZIO e SORICE, cui si aggiunge la bella intervista a Stefano ROLANDO, che ai suoi numerosi lavori scientifici ha recentissimamente aggiunto un volume a più voci che già nel titolo "Teoria e tecniche della comunicazione pubblica. Dallo Stato sovraordinato alla sussidiarietà" si colloca ben al centro del grande dibattito di questi anni, sia a livello nazionale che europeo, sul ruolo delle diverse istituzioni nello Stato in trasformazione.
Il punto sull'intelligence, sulle sue prospettive di medio-lungo periodo, muove in questo numero dalle considerazioni di Christopher ANDREW. Studioso di chiarissima fama, storico di grande prestigio, egli si sofferma, nell'intervista rilasciata alla Rivista, sulle prospettive dell'intelligence nel XXI secolo, con osservazioni originali e stimolanti che consigliamo di leggere in controluce con gli scenari disegnati da GANNON, Autore che propone le sue osservazioni dallo speciale angolo visuale della globalizzazione in atto.
Altri temi di grande interesse ed attualità costituiscono del resto momenti significativi della Parte Prima. In particolare, CARACCIOLO si sofferma, con grande acutezza, sull'evoluzione balcanica, tuttora di grande attualità se si considerano gli sviluppi più recenti e inquietanti della situazione macedone. PIACENTINI torna sul tema, ancora una volta trattato con straordinaria competenza, del mondo islamico e della situazione dei Paesi del Golfo e dell'Asia Centrale, snodo essenziale della realtà geopolitica mondiale in questo passaggio storico. ROSSI, direttore del prestigioso Ufficio Studi della Banca d'Italia, offre ai Lettori un'analisi lucida e altamente qualificata dei rischi e delle opportunità della globalizzazione finanziaria.
Nello scorso mese di giugno ha peraltro mosso i primi passi la neocostituita quattordicesima Legislatura. Come di consueto, ci occuperemo di pubblicare proposte e disegni di legge sul sistema di intelligence e sul segreto di Stato, elementi di un dibattito parlamentare che non è giunto a buon fine nella passata Legislatura e che ci auguriamo possa positivamente concludersi in quella corrente.
Terrorismo e cybercrime sono alcuni degli altri items in relazione ai quali proponiamo la lettura di documenti e/o sentenze che crediamo di sicuro interesse per i nostri Lettori.
La Parte dedicata alle recensioni e segnalazioni bibliografiche, aperta dalla già citata intervista a Stefano ROLANDO, è particolarmente ricca di riferimenti. Oltre che sul tema della comunicazione, centrale in questo volume, che trova eco anche nei lavori di COLOMBO e CONTALDO, richiamiamo l'attenzione dei nostri Lettori su pregevoli opere riguardanti nazionalismi, popoli, religioni, utili per ampliare gli orizzonti di comprensione di una realtà mondiale complessa e non sempre di agevole interpretazione. Uno specifico sguardo é anche rivolto al processo penale, pietra angolare di ogni ordinamento civile, visto in un'ottica comparata nonché, per quanto riguarda la realtà italiana, relativamente ai punti di contatto con la sicurezza nazionale e il segreto, oggetto specifico di un lavoro originale e convincente di DE STEFANO, che tocca di fatto temi chiave di una possibile riforma.
La consueta finestra sui sistemi d'intelligence degli altri Paesi è dedicata in questo numero alla Confederazione Elvetica. L'organizzazione per la sicurezza è stata oggetto di cambiamenti recentissimi, i cui contorni, per il Lettore che desiderasse ampliare la sua informazione, sono più diffusamente descritti sul relativo sito Internet, il cui indirizzo è indicato in calce al testo che presentiamo.
Per le curiosità storiche, la Rivista ha scomodato uno dei "padri nobili" della letteratura nazionale, Alessandro MANZONI, e la sua opera più celebre, i Promessi Sposi, sperando ancora di stimolare la curiosità e il divertimento dei nostri affezionati lettori.



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